Il 21 giugno AIL celebra la Giornata Nazionale per la lotta contro leucemie, linfomi e mieloma.
Nell’ambito degli eventi programmati sul territorio Nazionale AIL LECCE ODV con il progetto DNA e grazie alla disponibilità della Scuola di Cavalleria dell’Esercito Italiano ha organizzato un incontro di sensibilizzazione alla donazione delle Cellule Staminali Emopoietiche (CSE).
All’incontro hanno partecipato tantissimi allievi della Scuola che hanno seguito con grande attenzione e partecipazione tutti gli interventi e che alla fine hanno avanzato la loro promessa di donazione. A loro il ringraziamento più sentito di AIL LECCE e di tanti pazienti che aspettano un trapianto di cellule staminali come speranza di cura.
L’incontro è stato aperto dal Colonnello Paolo De Benedetto, Comandante del Reggimento Addestrativo della Scuola di Cavalleria, che, tra l’altro ha portato i saluti del Comandante della Scuola Generale Claudio Dei.
È seguito l’intervento del Presidente di AIL LECCE Mario Tarricone, che ha ringraziato la Scuola di Cavalleria per l’ospitalità e per la costante pluriennale vicinanza ad AIL Lecce e alla sua missione. Ha ringraziato inoltre tutti i partecipanti rammentando che la Scuola di Cavalleria è un’eccellenza di rilievo nazionale e internazionale di cui come cittadini siamo orgogliosi. Ha poi illustrato la Missione di AIL LECCE ODV e di AIL NAZIONALE che festeggia i suoi 55 anni e che il 21 giugno di ogni anno celebra la giornata nazionale per la lotta contro le Leucemie Linfomi e Mielomi. Il Presidente si è poi soffermato sull’importanza della cultura del dono e sulla necessità di superare quelle barriere di natura culturale che impediscono che la donazione delle CSE sia una pratica diffusa come quella della donazione del sangue.
È Poi intervenuto il dott. Nicola Di Renzo Direttore del Centro di Ematologia e Trapianto di cellule Staminali presso l’Ospedale Vito Fazzi di Lecce che con grande chiarezza ha illustrato le ragioni per cui è necessario avvicinare le persone alla donazione delle CSE, le patologie che possono essere curate, il sistema di compatibilità al trapianto, come si effettua la tipizzazione prima e poi la donazione laddove venga richiesta. Il dott. Di renzo ha poi risposto alle domande dei partecipanti.
A seguire Vincenzo Zonno, consigliere AIL e coordinatore del progetto, che illustrato l’intero progetto DNA, i suoi obiettivi e la necessità di un nuovo paradigma comunicativo. Vincenzo Zonno ha sottolineato l’importanza della la rete di collaborazioni che implementano il progetto, a cui partecipano il DISTEBA dell’Università del Salento, IFC CNR – Lecce, l’Associazione Le ALI – Taviano, l’Associazione Fratres Surano, l’Associazione ADOVOS Messapica Alessano. Vincenzo Zonno ha poi portato la sua testimonianza diretta di donatore effettivo di CSE e della gioia provata nel sapere di aver aiutato a guarire un ragazzo Francese che era in attesa di un donatore. Vincenzo è stato poi Affiancato da Alessandro, un altro donatore effettivo di CSE che, come Vincenzo, ha raccontato la sua storia e le sue emozioni parlando a sui colleghi essendo anche egli un militare.
È poi seguito l’intervento di Mauro Palamà volontario dell’Associazione le ALI di Taviano, che ha illustrato il progetto della città del dono su cui da anni la sua associazione è impegnata.
Infine l’intervento appassionato e coinvolgente di due “Mamme” Ginetta Quarta e Vittoria Rizzello che hanno dato voce ai tanti pazienti che nel rigido perimetro delle stanze dei reparti di ematologia attendono con speranza un dono: che qualcuno, da qualche parte del mondo , compatibile per il trapianto, abbia deciso di diventare un potenziale donatore di CSE iscrivendosi al Registro Internazionale.
Alla fine tanti applausi e tantissime promesse di donazione.