Racale – Città del Dono

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AIL LECCE TRA I PROMOTORI DEL PROGETTO “RACALE, CITTA’ DEL DONO” PRESENTATO ALLA CITTADINANZA IL 30 LUGLIO 2023 PRESSO LA MARINA DI TORRE SUDA

 

 

Proporre e diffondere la donazione – ed esserne testimoni in prima persona – non è solo un sistema efficace per porre un freno alle centinaia di morti causate dalla carenza di donatori di sangue, organi e tessuti, ma è anche un modo semplice di riportare nelle nostre vite e in quelle di chi ci sta attorno quel senso di gratuità, di responsabilità, di connessione”
Queste sono parole di Giovanni Spitale, che insieme al suo staff, con un lavoro durato due anni, ha creato il progetto “Città del dono” e lo ha donato a tutte quelle associazioni e amministrazioni che hanno a cuore la tematica.
Il 24 luglio scorso, anche il consiglio comunale di Racale ha approvato, con voto unanime, il progetto “Racale, Città del Dono”. Il progetto, coordinato da Mauro Francesco Palamà, è stato condiviso e adottato dall’associazione Le Ali, che promuove e incentiva la donazione di sangue, midollo osseo, organi e tessuti, e da AIL Lecce, Associazione italiana contro leucemie, linfomi e mieloma, e mira ad impegnare il Comune, con il contributo delle Associazioni, come mediatore e consulente della scelta dei singoli cittadini in merito alle donazioni di sangue, cellule staminali, organi e tessuti.
Il progetto è stato presentato ufficialmente alla cittadinanza nella Marina di Torre Suda il 30 luglio 2023 in occasione di “FIDAS RACALE IN FESTA”. Sul palco, con i volontari Fidas Racale Valentina Mastroleo e Massimiliano Rizzo a fare gli onori di casa, si sono alternati Antonio Salsetti, sindaco della città di Racale; Anna Toma, presidente del consiglio comunale; Tony Mastroleo, presidente Fidas Racale; Emanuele Gatto, presidente Fidas provinciale; Mauro Francesco Palamà, coordinatore del progetto “Città del Dono”. Per AIL Lecce era presente Vincenzo Zonno che ha portato i saluti del Presidente e di tutto il CdA e ha sottolineato quanto sia importante sensibilizzare, soprattutto i giovani, verso un gesto, come la donazione di sangue e cellule staminali emopoietiche, che non comporta alcun rischio per il donatore ma che per tanti pazienti onco-ematologici può rappresentare l’unica speranza di vita.