LE SEZIONI AIL DELLA PUGLIA SCRIVONO ALLA REGIONE A TUTELA DEI PAZIENTI FRAGILI

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Le sezioni AIL della Puglia hanno chiesto che la Regione  faccia proprio l’impegno del Governo Nazionale ad accogliere la proposta di accorpare la campagna vaccinale dei pazienti oncoematologici, in quanto pazienti fragili, a quella degli ultraottantenni.
La nota delle sezioni AIL conclude “… I nostri pazienti inoltre potranno così recarsi in ospedale per i follow up e i ricoveri programmati con minori paure e affrontare con più coraggio la quotidianità, considerando che alcuni di loro continuano la propria attività lavorativa in contesti aggreganti e pertanto rischiosi nonostante la corretta applicazione delle norme anticovid. Si potrà così evitare che la pandemia “oncologica” si possa aggiungere alla già drammatica pandemia Covid”

 

 

Di seguito il testo integrale della nota inviata alla Regione Puglia

 “E’ noto come i pazienti oncoematologici abbiano un maggior rischio di contrarre l’infezione da Covid19 e di avere un decorso più grave della malattia e una mortalità nettamente superiore a quella della rimanente popolazione.

Appare quindi assolutamente ragionevole considerare che nella sequenza del calendario vaccinale i pazienti oncoematologici insieme ad altri pazienti fragili debbano poter usufruire di un diritto di priorità rispetto alle altre fasce di popolazione, condizionatamente alla incostante disponibilità dei vaccini. La Federazione FOCE, federazione che riunisce le principali Società Scientifiche in campo oncologico, cardiologico ed ematologico ha portato avanti queste istanze nelle sedi istituzionali ottenendo l’impegno da parte del Ministro della Salute ad “assicurare l’ accesso prioritario alla vaccinazione delle categorie fragili e dei loro familiari conviventi nonché dei caregivers, tenuto conto del rischio clinico e dei fattori ambientali e relazionali cui sono esposti quest’ultimi, quali l’impossibilità di mantenere il distanziamento fisico nel caso di persone con disabilità, non autosufficienti e non collaboranti”, così come risulta dagli Atti Parlamentari del 24 febbraio u.s.

Dal punto di vista organizzativo la contemporaneità della vaccinazione con gli ultraottantenni iniziata seppure in maniera differenziata da qualche giorno è resa possibile dal più basso numero di pazienti fragili oncologici, ematologici e cardiologici, che risultano essere circa 400.000 rispetto ai quasi 4.500.000 degli ultraottantenni su scala nazionale.

La Regione Lazio alla luce del Nuovo Piano Regionale ha avviato il 1° marzo la vaccinazione dei pazienti fragili, quelli oncologici e oncoematologici negli stessi luoghi di cura ed a carico degli specialisti curanti in contemporanea con gli ultraottantenni.

Noi rappresentanti AIL-Puglia che abbiamo aderito alla campagna FOCE , al pari di tutte le AIL italiane, chiediamo pertanto che anche la nostra Regione faccia proprio l’impegno del Governo Nazionale ad accogliere la proposta di accorpare la campagna vaccinale dei pazienti oncoematologici, in quanto pazienti fragili, a quella degli ultraottantenni.

I nostri pazienti inoltre potranno così recarsi in ospedale per i follow up e i ricoveri programmati con minori paure e affrontare con più coraggio la quotidianità, considerando che alcuni di loro continuano la propria attività lavorativa in contesti aggreganti e pertanto rischiosi nonostante la corretta applicazione delle norme anticovid. Si potrà così evitare che la pandemia “oncologica” si possa aggiungere alla già drammatica pandemia Covid.

Sperando in un pronto accoglimento della richiesta, porgiamo distinti saluti.

Le Sezioni AIL di Puglia.

AIL BARI
AIL BAT
AIL BRINDISI
AIL FOGGIA
AIL LECCE
A
IL TARANTO”