Donazioni e lasciti

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LASCITI TESTAMENTARI

“Ci guadagniamo da vivere con ciò che facciamo,
ma ci costruiamo una VITA con ciò che diamo”
W. Churchill

È ormai qualche anno che AIL, insieme ad altre importanti Onlus italiane, sta promuovendo una campagna che definirei fondamentale per il nostro Paese, per la nostra cultura, più in generale per il nostro modo di pensare e di affrontare la vita, con tutti i suoi risvolti, compreso quello della morte.
È sempre difficile anche solo pronunciare questa parola, ma dobbiamo renderci conto che pensare alla morte non vuol dire pensare solo a quando non ci saremo più; vuol dire anche e soprattutto pensare a cosa possiamo lasciare a chi resta, quale segno tangibile lasciare di noi, come possiamo continuare ad aiutare gli altri.
Ecco perché è necessario diffondere sempre di più la cultura del lascito testamentario solidale: in Italia oggi c’è una propensione molto bassa al testamento e di conseguenza troppo poche le persone che lo scelgono come forma di donazione.
Nonostante ciò negli ultimi 10 anni sta aumentando il numero di italiani che scelgono di destinare ad una onlus i loro beni e ci auguriamo che questa tendenza si consolidi quanto prima. Per un’associazione come la nostra, che si deve impegnare nella ricerca fondamentale avere fondi per il lungo periodo che ci permettano di programmare il futuro.
I risultati fondamentali che abbiamo raggiunto finora non avranno senso se non potremo avere nuove prospettive nella lotta contro la leucemia. Disporre un testamento solidale a favore di una organizzazione responsabile e trasparente come l’AIL è un gesto ricco di significato e fortemente connotato dalla consapevolezza di offrire agli altri ancora una possibilità.
È ormai qualche anno che AIL, insieme ad altre importanti Onlus italiane, sta promuovendo una campagna che definirei fondamentale per il nostro Paese, per la nostra cultura, più in generale per il nostro modo di pensare e di affrontare la vita, con tutti i suoi risvolti, compreso quello della morte.
È sempre difficile anche solo pronunciare questa parola, ma dobbiamo renderci conto che pensare alla morte non vuol dire pensare solo a quando non ci saremo più; vuol dire anche e soprattutto pensare a cosa possiamo lasciare a chi resta, quale segno tangibile lasciare di noi, come possiamo continuare ad aiutare gli altri.
Ecco perché è necessario diffondere sempre di più la cultura del lascito testamentario solidale: in Italia oggi c’è una propensione molto bassa al testamento e di conseguenza troppo poche le persone che lo scelgono come forma di donazione. Nonostante ciò negli ultimi 10 anni sta aumentando il numero di italiani che scelgono di destinare ad una onlus i loro beni e ci auguriamo che questa tendenza si consolidi quanto prima.
Per un’associazione come la nostra, che si deve impegnare nella ricerca scientifica e nell’assistenza dei malati, è fondamentale avere fondi per il lungo periodo che ci permettano di programmare il futuro.
I risultati fondamentali che abbiamo raggiunto finora non avranno senso se non potremo avere nuove prospettive nella lotta contro la leucemia. Disporre un testamento solidale a favore di una organizzazione responsabile e trasparente come l’AIL è un gesto ricco di significato e fortemente connotato dalla consapevolezza di offrire agli altri ancora una possibilità.

Il Presidente Nazionale
Franco Mandelli

Guida ai lasciti